Il Cammino di Francesco e Tommaso

Il Cammino di Francesco e Tommaso

Il Cammino di Francesco e Tommaso è un itinerario di 230 km suddiviso per 25 tappe che si snodano tra Umbria, Lazio e Abruzzo, un cammino da fare a piedi o in macchina, per riscoprire le bellezze di un'Italia poco conosciuta ed i luoghi che hanno contraddistinto la vita di San Francesco d’Assisi e fra Tommaso da Celano, amico e primo biografo del Santo.

Il Cammino di Francesco e Tommaso non è solo un pellegrinaggio religioso tra monasteri, chiese e grotte sacre, luoghi simbolo della spiritualità, ma è un vero e proprio viaggio mistico per avvicinarsi alla natura e a quei borghi antichi che ancora oggi conservano inalterata la loro bellezza. Dedicato a San Francesco d'Assisi e al Beato Tommaso da Celano (amico e primo biografo del Santo), parte dalle colline umbre e scende verso la Valle Santa reatina, attraversando la Marsica e arrivando fino alla Valle Subequana. L'intento finale è quello di interagire con altri cammini già esistenti, come “La via di Francesco”, cercando di diffondere il più possibile la cultura del pellegrinaggio.

Prima tappa è il Sacro Convento di Assisi, luogo che custodisce la tomba di San Francesco. Si passa poi per la bellissima Spello, uno dei Borghi più Belli d'Italia e si scende prima verso Trevi, paese dove predicò Francesco e poi verso Spoleto, considerata la “Via di Damasco” del Santo, fino a raggiungere Romita di Cesi, Collescipoli ed il borgo medievale di Stroncone. Da qui, proseguendo in direzione Lazio, inizia il tratto della Valle Santa Reatina che coincide con Rieti, il Santuario di Greccio, costruito in memoria del primo presepe della storia creato da San Francesco nel 1223 ed il Santuario di Poggio Bustone, dove ha inizio la vera nascita spirituale del Patrono d’Italia.

A circa metà percorso si incontra la medievale Cittaducale e l’antico Monastero di Santa Filippa Mareri, situato a Borgo San Pietro (Comune di Petrella Salto), dove è conservato il corpo della prima santa francescana. Camminando non lontano dal Lago del Salto si prosegue passando prima per Fiamignano e Pescorocchiano e poi, abbandonando il Lazio, per il Comune di Sante Marie, qui vicino si trovano i resti di quello che, probabilmente, era il Convento di San Giovanni in Varri, dove fra Tommaso da Celano ottenne l’incarico di direttore spirituale e dove morì nel 1265. Dai ruderi di questo luogo molto suggestivo si prosegue per raggiungere Tagliacozzo, uno dei Borghi più Belli d’Italia, citato da Dante nell’Inferno, paese dove è custodito il corpo di fra Tommaso da Celano. Attraversando Scuorcola Marsicana (luogo della famosa battaglia dei Piani Palentini) e Magliano dei Marsi si raggiunge Massa d’Albe, nei pressi del quale si trova l'area archeologica di Alba Fucens, antica città romana conosciuta come “la piccola Roma”.

Proseguendo lungo il tragitto si incontra la splendida Torre Medievale di Santa Iona, nel Comune di Ovindoli, da lì il tratto è breve per raggiunge Celano, antica Caput Marsorum e terra dei Conti dei Marsi, dove svetta maestoso il castello Piccolomini (museo più visitato d’Abruzzo) e dove sono custodite, all’interno della chiesa di San Francesco, le reliquie di Fra Tommaso. Attraversate le Gole di Celano, uno dei canyon più belli d’Italia, si entra nella Valle Subequana e camminando fra suggestivi paesaggi si passa nei pressi di Gagliano Aterno, dove secondo fonti storiche avvenne il “Miracolo dell'acqua di San Francesco” e si arriva a Castelvecchio Subequo, ultima tappa del cammino, dove si può ammirare la reliquia con il sangue di San Francesco d’Assisi conservata nell'omonima chiesa.