Chiesa di San Giovanni Battista

Chiesa di San Giovanni Battista

La Chiesa di San Giovanni Battista di Celano, costruita verso la seconda metà del XIII secolo, fu completata solo due secoli dopo da maestranze aquilane chiamate a Celano dalla contessa Jacovella. La facciata è lineare e robusta grazie all'essenzialità dei materiali usati: pietra locale tagliata in conci ben squadrati, mentre la facciata a capanna con due falde è elegantamente ornata da una serie di archetti ciechi con una minuscola croce nel punto centrale di intersezione. Una cornice mediana separa il rosone in stiel gotico dal portale romanico: Il rosone presenta nella cornice esterna la stessa decorazione di putti e viticci dell'archivolto del portale, mentre nella sua parte centrale è ben visibile il volto di Cristo in forte rilievo; raffinate foglie di acanto decorano i capitelli del portale di tipo strombato.

Nella lunetta è dipinto un affresco con “Madonna con Bambino tra San Giovanni Evangelista e Papa Bonifacio IV”, quest'ultimo originario della Marsica, ed i preziosi battenti lignei in sambuco del portoine sono divisi in quadranti: in alto sono rappresentati i Santi Giovanni Battista ed Evangelista; nei quadranti centrali invece, sono intagliati gli stemmi dei Piccolomini e dei re aragonesi.

L'interno della Chiesa di San Giovanni Battista è formato da tre navate, divise da pilastri ottagonali con arcature ogivali, risalenti al XIII secolo, mentre le volte della copertura vennero ricostruite dopo il terremoto del 1915. Nella navata di destra sono ancora ben visibili gli afffreschi quattrocenteschi realizzati da artisti di scuola senese, il più famoso dei quali, Andrea De Litio, originario di Lecce dei Marsi, dipinse la “Madonna con Bambino rampante” della quarta campata. Altre opere da segnalare sono il coro ligneo del XVIII secolo, il fonte battesimale in legno dorato del cinquecento e le contemporanee formelle in marmo della Via Crucis realizzate dallo scultore Novello Finotti nel 1997-98 situate nella navata sinistra.

Sotto l'altare maggiore sono conservate ancora oggi le le urne dei Santi Martiri di Celano (Simplicio, Costanzo e Vittoriano), protettori della città, mentre in una parete della sagrestia è stato rinvenuto (dopo il terremoto del 2009) e restaurato un affresco raffigurante i tre santi.